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Correnti marine e diffusione delle acque reflue


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  • Misurazioni correntometriche condotte nella zona di mare sul cui fondale è installato il diffusore delle acque reflue di Bari occidentale. E' evidente l'effetto dei getti sulla superficie marina.


  • Superficie marina che sembra bollire per i getti del diffusore sottomarino delle acque reflue di Bari occidentale. Per le misurazioni di velocità della corrente marina si utilizza un profilatore di velocità acustico Doppler della Nortek, installato su un'imbarcazione.


Un sistema emissario di acque reflue in mare è parte integrante e fondamentale di ogni trattamento delle acque reflue con destinazione finale il mare. La progettazione di un impianto di trattamento delle acque reflue e del relativo emissario deve tenere in giusta considerazione l'uso delle acque del recapito finale, i valori dei parametri fisico-chimici da rispettare al fine di salvaguardare l'uso stesso e la qualità delle acque del corpo idrico recettore in cui le acque reflue vengono rilasciate.
E' noto che i diffusori sottomarini sono utilizzati per lo scarico delle acque reflue dei centri abitati, debitamente depurate, a distanza sufficientemente elevata dal litorale, al fine di consentire la diffusione e, dunque, prevenire forme di inquinamento che potrebbero causare gravi danni alle città costiere e ai litorali. Per questi obiettivi le indagini preliminari devono essere effettuate con l'obiettivo di:

1. Verificare le principali caratteristiche della corrente di circolazione marina della zona di interesse e di quelle limitrofe.
2. Conoscere il campo di moto ondoso nella zona di interesse.
3. Conoscere le caratteristiche fisico-chimiche delle acque del corpo idrico recettore.

Il mare è da sempre la destinazione finale delle acque reflue provenienti dalla terra. La qualità delle acque delle zone costiere limitrofe ad un diffusore e, di conseguenza, la vita dell'ecosistema marino e l'uso della risorsa marina da parte delle popolazioni locali dipendono dalla qualità del corpo idrico recettore, ossia il mare, e dalle acque reflue ivi immesse. Nell'ambito di queste ricerche si analizzano:

1. Dati di circolazione delle correnti marine.
2. Dati meteorologici (direzione e velocità del vento).
3. Dati ondametrici.
4. Gradienti di salinità e temperatura. 

Lo scopo principale di questa attività di ricerca è quello di studiare gli aspetti idrodinamici delle zone costiere, con particolare riguardo del Mar Piccolo di Taranto e del mare al largo delle Isole Tremiti, utilizzando sia modelli matematici che misurazioni di campo condotte con un profilatore di velocità acustico Doppler installato su apposita imbarcazione.

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Prof. Ing.
Michele Mossa
Professore Ordinario di Idraulica
(Politecnico di Bari)
Dottore di Ricerca in Ingegneria Idraulica per l'Ambiente e il Territorio


POLITECNICO DI BARI
DICATECh
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica
Via E. Orabona, 4 - 70125 Bari

www.dicatech.poliba.it

LIC
Laboratorio di Ingegneria Costiera
Area Universitaria di Valenzano
Strada Provinciale
Valenzano - Casamassima, Km 3, 70010 Valenzano, BA
www.poliba.it/lic