Progettato nel 1924 dall'ingegnere Cesare Brunetti, il palazzo dell'acquedotto di Bari è stato terminato nel 1932. Lo stile prevalente è il romanico pugliese, scelto in quanto in sintonia con la tradizione locale. Gli arredi e la realizzazione delle decorazioni fu affidato a Duilio Cambellotti che si ispirò al tema dell'acqua, avvalendosi di ditte specializzate per la produzione dei mobili, delle vetrate e delle decorazioni marmoree, in terracotta e ferro battuto. È possibile ammirare tempere su tela molto belle al primo e secondo piano, con rappresentazioni di cavalli, rondini e giochi d'acqua. Inoltre, è presente un tappeto di lana di notevoli dimensioni, raffigurante il ciclo di vita dell'acqua, dalla sorgente alla sua erogazione. Nel 2000 l'edificio ha subito alcune trasformazioni, soprattutto al secondo piano, per l'apertura di un museo della Storia dell'AQP, di una sala conferenze e di una biblioteca con archivi multimediali e fotografici.
La visita è stata preceduta dalla proiezione del filmato L'Acquedotto Pugliese "La Storia".